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QUARTO anno 2024-ASIA

Il mondo è donna” è un progetto della durata di 7 anni nato dalla collaborazione tra Centro per la Pace, Artemisia e COOLtour. Si sviluppa dall’esigenza di offrire una dinamica globale sul problema della discriminazione della donna e delle lotte per i diritti civili, e di informare e sensibilizzare i cittadini sul ruolo attivo che hanno avuto nel passato e che hanno nel presente. I linguaggi utilizzati per lo sviluppo degli obiettivi del progetto sono variegati, in modo da coinvolgere più porzioni di comunità possibili, per esempio: rappresentazioni teatrali, conferenze, laboratori interattivi. Importante è la collaborazione con i giovani, l’università, le scuole, attraverso eventi ed attività per gli interessati.
Gli appuntamenti:
  • 2 maggio: Proiezione del film “I racconti di Parvana”

  • 13 settembre: Spettacolo di danza indiana con la partecipazione dell’associazione DHARANA

  • 21 settembre: Talk sulla condivisione non consensuale con Dalia Aly

  • 12 ottobre: Presentazione del libro “Io sono Adila. Storia illustrata di Malala Yousafzai. Incontro con Anna Forlati

  • In novembre: Mostra ispirata a Yahoi Kusama, curata da Samira Mosca

malala YOUSAFZAI

Malala Yousafzai nasce nel 1997 a Mingora (Pakistan). Suo padre è stato un insegnante e ha speso tutti i suoi risparmi per aprire una scuola nella sua città. Malala ha frequentato la scuola del padre, andando contro i divieti dei talebani. La ragazza cresce in un periodo pieno di restrizioni per le ragazze e ben presto si rende conto delle ingiustizie. Diventa un’attivista e dedica la sua vita alla lotta per i diritti civili, in particolare per il diritto allo studio per le bambine. 

Nel 2010 inizia a scrivere un blog personale, curato per la BBC, chiamato Gul Makai “fiore di granturco”, in cui documenta attentamente le forti decisioni dei talebani che influenzano la sua vita e quella delle altre persone che vivono vicino a lei. Il 9 ottobre 2012 un attacco terroristico sul bus in cui si trovava Malala con le sue compagne, cambierà per sempre la sua vita. Viene gravemente ferita alla testa e al collo e in seguito alle violenze riceve continue minacce. Un ospedale inglese si offre di curare la giovane e quindi la famiglia Yousafzai si trasferisce nel Regno Unito. 

Nel 2013 Malala lancia un appello al mondo intero dal palazzo delle Nazioni Uniti: tutti i bambini e tutte le bambine hanno il diritto di istruzione. 

Per il suo forte e coraggioso impegno, Malala riceverà diversi premi, tra cui il premio Sakharov per la libertà di pensiero e il premio Nobel per la Pace, di cui è la più giovane vincitrice. 

Nel 2020 si laurea all’università di Oxford in Filosofia, politica ed economia. 

Ha fondato insieme al padre il Malala Fund, una fondazione che assicura l’accesso all’istruzione alle ragazze fino ai 12 anni in tutto il mondo. 

È autrice di diversi libri, tra cui “Io sono Malala” e “Siamo tutti profughi. I miei viaggi e miei incontri con le ragazze di tutto il mondo in fuga dalla guerra”. 

Davis Guggenheim racconta la straordinaria vita di Malala in un documentario. 

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murale

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